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Occorre ricordare la storia naturale della nostra specie, legata a questo pianeta, dove le leggi della natura governano il nostro futuro. Nei parchi sono leggi visibili, raccolte nelle culture stratificate del territorio. I parchi sono allora anche un fatto di cultura, che ritroviamo nel senso di chi abita un luogo, tradotto in paesaggio, e dove insieme alle dinamiche dell'abitare si muovono vita ed economia. Abbiamo bisogno di rinnovare allora il nostro modo di parlare di aree protette e di natura, con nuove visioni e un nuovo modo per comunicarle.

UNITI IN DIFESA DEI PARCHI: NASCE IL DOCUMENTO DI SAN ROSSORE

Lunedì 6 dicembre è tornato a riunirsi a Pisa, presso la sede del Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, il gruppo nato per predisporre un documento nazionale sul rilancio dei parchi. Il documento, che sarà alla base di un’assemblea nazionale prevista per la metà di febbraio del prossimo anno a Firenze, avrà appunto lo scopo di dar voce ai parchi in questo periodo di crisi in cui i pesanti tagli di bilancio ma soprattutto la mancanza di una vera volontà politica stanno mettendo in dubbio la sopravvivenza dei parchi stessi, quando, potrebbero essere proprio le aree protette uno dei punti su cui costruire la rinascita del Paese.

A promuovere l’incontro, così come il precedente del 13 ottobre, è stato il comitato scientifico della Collana editoriale ETS sulle aree naturali protette diretta da Renzo Moschini, ex parlamentare con una grande esperienza e passione peri i parchi, comitato del quale il Direttore del Parco del Po torinese Ippolito Ostellino è componente e che ha partecipato come esperto agli incontri di avvio di questo nuovo dibattito intorno alle aree protette.

Un dibattito più che necessario in questa fase, nella quale si rischia di non valorizzare, anche per responsabilità dei parchi spesso comunicano poco e male, le buone attività che questi enti avviano, spesso proprio nella direzione dello sviluppo economico locale, quella direzione che molti pensano sia invece solo e sempre limitata dai parchi stessi. Tanti esempi italiani parlano invece di esperienze opposte a questo luogo comune. I siti e le diverse esperienze presenti sul web lo testimoniano: dall’Associazione 394, all’Associazione dei Direttori e funzionari (AIDAP) alla Federparchi e a Parks.

Al gruppo hanno già aderito numerosi e autorevoli esperti universitari, autori, amministratori e tecnici di aree protette, personalità politiche come l’on. Gianluigi Ceruti “padre” della legge Quadro sui parchi – presenza tanto più significativa nel 19° anniversario della legge – e amministratori locali, regionali e nazionali. Il gruppo, che stimolerà l’istituzione di associazioni e gruppi locali di amici dei parchi intende rilanciare innanzitutto sul piano culturale e politico-istituzionale un dibattito che faccia uscire dall’angolo e dalla crisi in cui si dibattono oggi tutti i parchi nazionali e regionali e le altre aree protette.

Un impegno aperto a tutti e che si ripromette non solo di raccogliere le adesioni di chi vorrà condividere lo scopo ma anche di promuovere in tutto il Paese iniziative e incontri sulla base del documento ma anche di pubblicazioni dedicati a questi temi a partire dal Dizionario sulle aree protette.

Pubblicato il da Ippolito Ostellino | Lascia un commento

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