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Occorre ricordare la storia naturale della nostra specie, legata a questo pianeta, dove le leggi della natura governano il nostro futuro. Nei parchi sono leggi visibili, raccolte nelle culture stratificate del territorio. I parchi sono allora anche un fatto di cultura, che ritroviamo nel senso di chi abita un luogo, tradotto in paesaggio, e dove insieme alle dinamiche dell'abitare si muovono vita ed economia. Abbiamo bisogno di rinnovare allora il nostro modo di parlare di aree protette e di natura, con nuove visioni e un nuovo modo per comunicarle.

Ripartire con “poco”.

Novembre 2012, un periodo difficile una stagione piena di incertezze, segnata sempre di più dalla questione default, dalla Crisi, dal Caos.

Certe immagini narrate di epoche in declino, certi racconti di fantascienza apocalittici sembrano essersi sostituiti ai commenti e ai fondi dei quotidiani.

Dove cercare e come trovare spinte nuove, modelli di ripresa? Come permettere a Connor di trovare una strada, da solo e con pochi attrezzi di difesa, fra le città e i territori deserti che con la sua corsa decisa attraversa?

La parola chiave è:  Poco.

Con le poche risorse disponibili, con le poche energie disponibili,  con i soli 4 elementi,  con poche, semplici da chaire idee in parte prese dal nostro archivio,  dalle tracce archeologiche del nostro passato, ripercorrendo l’insegnamento della settima illuminazione e in parte dal futuro, leggendo i pochi e chiari segni che ci diranno dove riprendere un percorso e ritrovare, di sicuro, Noi e la nostra Terra uniti.

 

 

 

Pubblicato il da Ippolito Ostellino | Lascia un commento

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