sulla mission di un parco
Esternalizzazione, sembra una brutta parola. E’ il peggior burocratese, quello che allontana la gente dalla “cosa pubblica”, dalla partecipazione democratica alla gestione della pubblica amministrazione.
Ci han detto che non ci son soldi, che occorre “esternalizzare”, ossia dare in gestione esterna strutture e servizi. Ci han detto che il “privato” e’ meglio del “pubblico”. Che bisogna “valorizzare”.
Noi, che per cultura e per esperienza, rifuggiamo dalle grandi categorie, dagli assoluti che tutto annebbiano in presunti contrasti epocali, abbiam provato ad esternalizzare senza distruggere il valore insito nella “mission” di un parco nazionale.
Non siamo una qualunque amministrazione pubblica, infatti. Per noi la tutela della vita, di ogni vivente, il rispetto dell’Uomo, di ogni essere umano, e’ un valore etico fondamentale, irrinunciabile.
Allora con la piccola squadra di soli tredici persone che lavora alle Dolomiti Bellunesi abbiamo cercato una soluzione che unisse efficacia ed efficienza, ecologia e risparmio della spesa pubblica.
Abbiamo cercato di mettere a punto una tipologia di gara per servizi che privilegiasse le capacita’ e non il solo ribasso d’asta, che tanti guasti produce alla stessa pubblica amministrazione.
Con questo modello di gara, costruito intorno ad un progetto culturale, unito ad un affitto e ad una percentuale sul fatturato delle strutture poste in gara, oggi abbiamo raggiunto un lusinghiero risultato: in soli quattro anni siamo passati dal quasi zero all’oltre 5% di autofinanziamento per il parco, rispetto al trasferimento dal ministero dell’ambiente.
Poco? Forse ancora si, ma in soli quattro/cinque anni e senza distruggere il bene “privatizzato” crediamo sia un bel risultato.
Per non parlare di coloro che grazie a questo progetto hanno trovato lavoro e appartenenza nelle strutture del parco.
In questi anni, con tenacia, modestia e tanta tanta passione, abbiamo “esternalizzato” dando lavoro ad oltre trenta persone, tra cui tantissimi “svantaggiati” dal cuore grande come le nostre bellissime montagne.