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I parchi sono una speranza di futuro. Ogni giorno consumiamo territorio e ambienti naturali. Distruggiamo habitat che danno vita a specie che ancora neanche conosciamo.
La cultura, l'arte, la musica, la natura sono l'anima stessa dell'Umanità, senza resteremmo solo merce. E nel mare in tempesta il cuore di chi ha speranza in un domani migliore deve essere saldo.
Qui proviamo a parlare delle migliori idee, delle buone pratiche, dei problemi, dei guai, della vita della gente, della natura e dei parchi.

Dalla Sila

Ho avuto il privilegio di presentare il mio libro “Parchi di una sola Terra” in Calabria. L’occasione è stata quella di un dibattito con i presidenti dei parchi nazionali della Sila, Sonia Ferrari, e del Pollino, Domenico Pappaterra presso l’emittente televisiva TEN. Molto ricco e stimolante l’incontro, anche grazie alla forte condivisione dell’importanza della “mission” delle aree protette da parte dei giornalisti dell’emittente calabrese. Poi, accompagnato dal direttore Michele Laudati, ho visitato per tre giorni l’altipiano della Sila, per conoscere la specifica realtà del passaggio dall’esperienza di un parco storico, quale quello della Calabria, al nuovo parco nazionale della Sila. La Sila e’ bellissima. Tanti ricordi della mia infanzia sono legati a queste foreste, ai suoi laghi. E’ quello della Calabria, infatti, il primo parco che ho visitato…e andavo alle elementari! Da questo bellissimo altopiano viene forte la richiesta di un soluzione condivisa all’assurda situazione di divisione della gestione dei parchi tra ex-ASFD (oggi UTB) e Enti Parco. Non credo cha a quasi vent’anni dall’entrata in vigore della L. 394/91 sia ancora tollerabile che non si rispetti il dettato legislativo che prevede una unica gestione del demanio dello Stato, delle riserve naturali nei parchi, con il passagio della gestione ai suoi specifici enti. Ho un grande rispetto per il lavoro della Forestale, come credo tutti i colleghi direttori, penso che un approccio franco e di autentica governance al problema sarebbe di buon auspicio per l’azione di conservazione della natura, per il futuro dei parchi, per un sempre maggior ruolo della Forestale nei parchi nel solco tracciato da una delle migliori leggi italiane: la 394/91. Voglio anche dirvi sinceramente, che l’esperienza del Parco nazionale della Sila va fatta conoscere di più, per diffondere la buona pratica di una piccola e motivata squadra che dal compianto Antonio Garcea agli attuali vertici politici ed amministrativi del parco, passando per i giovani ed attivi dipendenti dell’ente, sta realizzando un bell’esempio di come anche al Mezzogiorno si possa ben operare per costruire un parco che funzioni nel rispetto della legalità e dell’autentica missione di un’area protetta. Insomma mi sa che questa primavera organizziamo di andare in Calabria…

Pubblicato il da Nino Martino | Lascia un commento

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