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Aree protette: una conquista di civiltà, un indice di progresso, una grande risorsa per il futuro.
Occorre ricordarlo.

La Relazione sullo stato delle aree naturali protette in Italia

La presente Relazione sullo stato delle aree naturali protette italiane non vuole essere sostitutiva a quella del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, prevista dalla legge n. 394/1991, anche se è pur vero che dal 2008 quest’ultima non viene più pubblicata.

In questo Quaderno “Aree naturali protette – Il futuro che vogliamo” il Gruppo di San Rossore ha raccolto 19 importanti contributi di oltre 20 autorevoli e qualificati esperti del settore, con professionalità che spaziano, a livello sia nazionale sia europeo, dal  campo ambientale, paesaggistico e pianificatorio a quello giuridico ed economico gestionale, con specifiche expertise sulle diverse tipologie di aree protette (da quelle alpine alle aree marine protette; dai parchi nazionali ai parchi regionali).

Chi scorrerà l’indice, vi troverà i nomi di figure ormai storiche del settore: da Roberto Gambino a Cesare Lasen, da Carlo Desideri a Carlo Alberto Graziani a Massimo Sargolini, da Giuliana Biagioli a Domenico Nicoletti ad Antonello Nuzzo, Sergio Paglialunga; ai più giovani Fabio Vallarola, Daniela Addis, Leonardo Tunesi, Giuseppe Bonanno, Marco Frey, Enzo Valbonesi, Francesco Besio, Paolo Maddalena, Natalia Gusmerotti, Paolo Pigliacelli e Valter Giuliano.

Questo quaderno costituisce il seguito di un impegno che ci siamo assunti, a fine giugno, con il Ministro dell’ambiente Orlando, in vista di una serie di appuntamenti nazionali  in agenda, quale nostro contributo anche al dibattito in corso al Senato della Repubblica sulle modifiche alla legge  quadro n. 394/1991  sulle aree protette. Dibattito che, ad avviso di chi scrive, ha perso per strada questioni delicatissime, quali la costruzione di un sistema nazionale di aree naturali protette che, partendo dalla Carta della Natura, sia basato su una politica di programmazione su più livelli.

Di questo Quaderno, a cui hanno concorso studiosi di varie Università (dal Politecnico di Torino a Siena, da Salerno a Camerino alla Scuola Sant’Anna di Pisa, dall’ISPRA al CNR), vogliamo discuterne  con il Ministro, con le Regioni e gli Enti locali; ossia con tutti quei soggetti istituzionali su cui ricade la titolarità e responsabilità della gestione delle aree naturali protette, in nome di quel principio costituzionale di leale collaborazione istituzionale che da anni non trova la sua compiuta applicazione.

Un nostro libretto su ‘Il rilancio dei parchi’ è stato premiato al Parco della Maiella la scorsa estate. Solo un anno prima, era stato premiato il volume sulle Alpi, curato da Cesare Lasen per la nostra Collana sulle aree naturali protette.

 

Con il presente Quaderno intendiamo, quindi, contribuire ad un dibattito, in tutto il paese, finora sfuggente e confuso, senza seri punti di riferimento, mettendo a disposizione di tutti gli interessati, a qualsiasi titolo, riflessioni e spunti che possono contribuire a ridare alle aree naturali protette il loro pieno ruolo istituzionale.

Pubblicato il da Renzo Moschini | Lascia un commento

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