Da “cave” a “laghi”: dal recupero al futuro, dalle ferite ai luoghi di loisir.
Recentemente sono online due nuovi siti internet collegati alle attività che il Parco del Po Torinese sta promuovendo in merito alla questione del recupero dei laghi derivanti da attività estrattive.
In questo periodo, in cui i temi del recupero e della riqualificazione dei siti degradati in aree urbane e non solo, interessano diversi contesti e dibattiti intorno all’ambiente, questi due web aprono una finestra su due nuove realtà: una ormai matura ed una che vuole raggiungere un livello di qualità e gestione nel prossimo futuro. Molti territori nel postindustralizzazione devono essere ristorati e riportati ad una loro dignità di luoghi e di uso e su questo tema il parco si misura.
Il primo sito internet è dedicato alla realtà che ha già raggiunto un particolare livello di qualità ed organizzaizone e fa riferimento al gemellaggio fra il Parco del Po Torinese ed il Gran Parc Miribel Jonage ed è consultabile all’indirizzo www.paesaggiopocollina.it/lyon/ . A questo sito internet si può giungere anche dalla pagina principale del sito internet del Parco del Po, in basso a sinistra. L’accordo di gemellaggio è stato firmato a Lione giovedì 10 marzo 2011.
Il gemellaggio è il risultato di alcuni incontri e riunioni intercorsi fra gli enti gestori dei due parchi nel 2010. Per saperne di più, si possono leggere le news 1 e news 2.
Il secondo sito internet è dedicato al Masterplan del Po dei Laghi (www.masterplanpo.it/) realizzato con l’obiettivo di avvicinare i cittadini e gli operatori locali alle discussioni ed agli scambi di opinione preparatori ai progetti di miglioramento del territorio attivati con il Masteplan del Po dei Laghi, un vasto progrmama che intende fornire proposte gestionali e progetti di area vasta per la mess ain rete dei diversi progetti di cava ormai prossimi alla loro conclusione e che riguardano un ampio territorio di circa 800 ha compreso fra Lombriasco e Moncalieri lungo il Po a su di Torino.
Un programma che mira a mettere in rete diverse realtà e patrimoni che si snodano lungo altri corsi d’acqua che hanno dimostrato una particolare vitalità nell’interesse dei comuni rivieraschi come il Chisola o l’Oitana.
Nel loro insieme due esempi che ci stimolano a ragionare intorno a ritrovare i luoghi del nostro vivere quotidiano, in un paesaggio che spesso tende ad una deriva in cui la qualità non appare essere la prima preoccupazione di chi lo gestisce.