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Occorre ricordare la storia naturale della nostra specie, legata a questo pianeta, dove le leggi della natura governano il nostro futuro. Nei parchi sono leggi visibili, raccolte nelle culture stratificate del territorio. I parchi sono allora anche un fatto di cultura, che ritroviamo nel senso di chi abita un luogo, tradotto in paesaggio, e dove insieme alle dinamiche dell'abitare si muovono vita ed economia. Abbiamo bisogno di rinnovare allora il nostro modo di parlare di aree protette e di natura, con nuove visioni e un nuovo modo per comunicarle.

Un nuovo paesaggio per l’Europa: il periurbano. Un incontro di riflessione a Milano il 29 aprile 2011.

 

Serena Vicari Haddock, docente di Sociologia urbana all’Università Bicocca, nel suo saggio di grande immediatezza “La Città contemporanea” ci dice che il territorio europeo è il continente più urbanizzato del mondo (espresso in termini di percentuale di abitanti che risiede in città con più di 10.000 abitanti): questa percentuale è infatti intorno al 79% per l’Europa, contro il 78,5 degli Stati Uniti e il 73,5 del Giappone e più del doppio degli altri continenti. Le proiezioni per il 2020 per l’Europa parlano dell’84%. Altro dato altamente significativo per l’Europa è che la distanza media fra le città con più di 10.000 abitanti è di 13 km a testimonianza dell’alta densità abitativa. Diversi sono altri spunti che ritroviamo in una lettura, davvero interessante, che si muove intorno ai grandi temi degli aspetti economici, politici e culturali che segnano le dinamiche di trasformazione delle città in particolare europee.

Questa dimensione territoriale nella quale l’Europa – con particolare enfasi – si muove ma che segna tutta la realtà mondiale dei nuovi assetti abitativi, è stato uno dei motivi che ha spinto tante realtà metropolitane, come anche altre di minore dimensione, a istituire forme di tutela degli spazi aperti, con parchi periurbani, dei quali una parte si sono organizzati nell’ambito europeo nella federazione Fedenatur, un organismo europeo di coordinamento delle realtà di gestione delle aree protette specializzate in questioni di città e che oggi è composto degli aderenti qui elencati.Directorio Preliminar Fedenatur 2011 Si tratta di un organismo che ha costruito numerose iniziative di collaborazione e scambio di esperienza fra diversi soggetti gestori e che ha anche permesso di attivare ad esempio il recente gemellaggio fra il Parco del Po torinese e il Grand Parc di Lione ( http://www.paesaggiopocollina.it/lyon/ ).  Una prima attività di scambio sarà la partecipazione alle giornate tecniche di Fedenatur che nel 2011 si terranno proprio a Lione e il cui programam è scaricabile al sito www.grand-parc.com/rendez-vous/ .

Per riflettere intorno a questa tematica, che dai numeri prima forniti rappresenta probabilmente uno dei temi vitali per la crescita sostenibile dei contesti urbani europei, a Milano il prossimo 29 aprile, presso la Provincia di Milano a Palazzo Isimbardi nella Sala Affreschi si terrà il seminario “Un nuovo paesaggio per l’Italia e l’Europa: il periurbano” ( il programma: periurbano programma) nell’ambito del quale, oltre a presentare il volume “Parchi periurbani” che ho pubblicato con l’arch. Andrea Cavaliere e di cui trovate info al post del 17 dicembre scorso, sarà anche presentato un momento di approfondimento nell’ambito del programma Interreg Periurban , al quale partecipano il Parco Nord Milano e il Parco Sud Milano, che in Italia rappresenta l’area protetta che ha aperto per prima il dialogo su questi argomenti con le realtà europee.

La giornata sarà anche la prima uscita per presentare l’importante lavoro svolto dalla Regione Piemonte con il progetto Corona Verde, che proprio in questo mese ha visto la conclusione della prima fase di lavoro, con l’approvazione della lista dei progetti validati e promossi alla costruzione dei progetti preliminari da redigere entro il prossimo giugno( Elenco Progetti Corona Verde ) . Corona Verde è una delle opportunità che le aree metropolitane italiane si sono date per immaginare una crescita di qualità dei loro territori e che ha dimostrato una particolare innovazione nelle modalità di costruzione dei progetti a scala vasta, spesso facili da evocare, ma difficili e non scontati nel momento nel quale si passa alla loro stesura pratica. In questa fase i soggetti che hanno partecipato alla condivisione dei progetti hanno svolto un lavoro di particolare efficacia con una attività di coordinamento svolto dalla Direzione Ambiente della Regione Piemonte di alto ed originale profilo.

Una occasione quindi per cercare di approfondire modelli e metodi intorno ad una realtà, quella periurbana, ch erappresenta anche per il suo valore paesaggistico un fattore di grande importanza,  che già oggi interessa una grande porzione di cittadini, in una prospettiva che anzi è destinata a far crescere ancora i numeri di coloro che si troveranno ad abitare spazi ed ambienti dove la commistione fra costruito ed ambiente deve trovare una soluzione di dialogo, pena lo scadimento continuo della qualità della vita degli occhi come anche del nostro corpo, a partire dai nostri polmoni.

Il video della giornata sul sito http://www.youtube.com/user/provinciamivideo?gl=IT#p/search/0/5gIFsZPtQ7E

Pubblicato il da Ippolito Ostellino | Lascia un commento

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