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Aree protette: una conquista di civiltà, un indice di progresso, una grande risorsa per il futuro.
Occorre ricordarlo.

Parchi, la musica per ora non cambia


Stando alla cronaca su una serie di questioni ambientali anche incancrenite da tempo sembra che qualcosa si muova.

E’ addirittura ripresa la discussione sulla legge urbanistica, la Conferenza delle regioni sta valutando alcuni provvedimenti governativi inclusi alcuni  riguardanti i rapporti comunitari che a loro giudizio però–tanto per cambiare-  accentuerebbero  l’accentramento governativo. Calma piatta invece per i parchi e le aree protette. Anche dove è piovuto sul bagnato come al Giglio e all’Arcipelago Toscano e più in generale sul santuario dei cetacei la situazione resta sconfortante.

In questo panorama poco allegro spicca però la decisione con la quale si è finalmente concluso il commissariamento avviato nel 2008 del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’agri. Il ministro Clini ha firmato infatti il Decreto con il quale viene  nominato Totaro cioè il commissario con anzianità triennale.

Il bello però non è neppure tanto la palese anomalia di un commissario che diviene presidente in barba alle più elementari regole che lo escludono spesso e non a caso anche normativamente. Più singolare e sorprendete è la motivazione datane dal presidente della Regione che ha detto senza arrossire che in questo tre anni Totaro ha fatto una buona esperienza di cui ora potrà avvalersi. Insomma il commissariamento come apprendistato; che rientri anche nell’art 18?

Ho visto che qualcuno della nomina si è compiaciuto –evidentemente dati i tempi ci si accontenta di poco. Domando;  i paladini della nuova legge e quelli che finora si sono guardati l’ombellico in attesa di tempi migliori non hanno proprio nulla da dire e da fare o da proporre e chiedere a Clini? Spero non ci si accontenti degli OGM.

Anche nelle regioni le cose non vanno bene. Singolare la discussione –si fa per dire- in corso nelle Marche dove sono in discussione non sono i commissariamenti dei parchi regionali ma anche il loro ruolo a partire da quello del Conero. Evidentemente avendo praticato lo zoppo  nazionale anche le regioni zoppicchiano.

 

Pubblicato il da Renzo Moschini | Lascia un commento

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